giovedì 7 febbraio 2013

Viaggiatori moderni

Ciao ciao gente! :)                                                                             English Version Soon

Non è un'immagine bellissima? ^_^
Racchiude l'essenza del bello, della libertà, del viaggio - quello vero -, della fatica e della soddisfazione, dell'abbattimento delle barriere fisiche e mentali, del valore della vita. Secondo me. Questo è il viaggiatore moderno,

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e non il turista sciocco che apre bocca solo per vantarsi di essere stato qui è là. Il viaggiatore moderno è quello che vive il viaggio, quello che impara dagli sconosciuti incontrati sul proprio cammino, quello che dice poco o nulla con le parole, ma trasmette la bellezza dell'esperienza vissuta attraverso gli occhi. Perché il viaggiatore moderno ha gli occhi sognanti, sereni, incantati, sorridenti, sempre rivolti altrove, che parlano di altri mondi: mondi paralleli, dimensioni alternative in cui il mondo interiore si interseca con il mondo esteriore e le sue esplorazioni. Perché il viaggiatore moderno non viaggia soltanto attraverso i continenti, ma viaggia anche attraverso sé stesso. Per il viaggiatore moderno, il viaggio è una condizione mentale.

Il viaggiatore moderno, paradossalmente, porta in sé anche qualcosa di antico, 


Viandante sul mare di nebbia (Der Wanderer über dem Nebelmeer),
C. D. Friedrich, 1818

di ancestrale: la curiosità e la sete di conoscenza che hanno spinto i grandi esploratori oltreoceano alla ricerca di un qualcosa di sconosciuto, ma al contempo entusiasmante e magico.

Un viaggiatore moderno, io l'ho incontrato il 1° marzo 2008 all'aeroporto di Ciampino.
Dovevamo imbarcarci sul volo per Dublino che, ahimé, fu spostato di NOVE ORE e abbiamo atteso in aeroporto. Non so neanche il suo nome, forse non ci siamo neanche presentati, aveva 19 anni ed era tornato da poco dall'Australia. Partito in gruppo, tornato da solo, senza amici e senza valigia. Aveva gli occhi azzurri e sognanti e quando parlava ti faceva vedere ciò che aveva visto e ti faceva vivere ciò che aveva vissuto. Era riuscito a trovare tre lavori in un giorno solo! Aveva viaggiato in camper e surfato le onde. Aveva visto il deserto e i canguri. Aveva dormito su un letto e anche a terra. Aveva teso un ramoscello di eucalipto a un koala.
Il ritardo aereo era stato provvidenziale: quel giorno sono stata in Australia!

Ci sono persone che entrano nella nostra vita e ne escono subito, eppure lasciano una traccia indelebile. Quel viaggiatore moderno vive nella mia mente e ogni tanto si affaccia per ricordarmi che vivere è bello e che i racconti di viaggio sono storie di vite vissute, mai sprecate. Meravigliose.


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Un'altra esperienza meravigliosa è quella in cui mi sono imbattuta qualche settimana fa mentre guardavo Alle falde del Kilimangiaro: è la storia di una famiglia australiana che ha scelto di abbandonare baracca e burattini per inseguire IL sogno: scoprire il mondo con i propri occhi, un pezzetto alla volta, viaggiando in sella a una bici.
Straordinario. Poetico, anche.

Ho pensato che valesse la pena dar risalto a un'esperienza così emozionante, quindi eccovi la loro intervista: Famiglia in giro per il mondo in bicicletta
Ed ecco il loro blog: Travel History of the Family Verhage
Dovreste avvistarli dalle parti di Firenze in questi giorni.

La verità, però, è che la bellezza del viaggio in bici, io l'ho scoperta alcuni anni fa con lui,

L. Cherubini - Jovanotti, Il grande Boh!, 1998

Immagino che non tutti siano in grado di mollare tutto - TUTTO - per avventurarsi in luoghi lontani, sconosciuti e spesso deserti, per inseguire un sogno - un'esperienza di un fascino estremo che è riservata a pochi avventurosi! Ecco, se non siete così avventurosi, vi consiglio la lettura di questo libro, sarà un po' come esserci stati, come aver guardato le stelle distesi sul deserto africano, come aver toccato la Terra del Fuoco, come aver pedalato per giorni in Patagonia. Se non ci siete ancora stati, il libro-diario di Jovanotti vi ci porta e vi sembrerà di sentire la sua voce raccontarvi ogni singolo aneddoto, ogni singolo incontro, ogni singolo fatto, ogni singola canzone.
Io ci ho messo cinque anni per finirlo: unico caso in cui il testo mi piaceva così tanto, in corso di lettura, da non voler arrivare subito alla fine, così tornavo indietro e rileggevo. Volevo apprezzarlo tutto, a gocce. Centellinandolo.
E voi che viaggiatori siete?

2 commenti:

  1. immagini azzeccatissime.

    io sono una viaggiatrice comoda. lo ammetto.
    la cosa che però più mi piace è calarmi e confondermi con la gente che abita nel luogo che visito.

    baci

    http://nonsidicepiacere.blogspot.it/

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    Risposte
    1. Bel complimento, detto da una delle mie blogger preferite! ;)

      Anche a me piace confondermi con la gente del posto. E mi piace un sacco andare al supermercato, perché da lì si capiscono un sacco di cose! ;)

      Ciao e grazie per essere passata!

      Elimina

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